Thor: The Dark World – Recensione

Thor The Dark World poster

Entra nel vivo la fase 2 del Marvel Cinematic Universe dei Marvel Studios con il secondo capitolo della saga di Thor, il dio del tuono, alla sua terza apparizione cinematografica con Thor: The Dark World.

Due anni dopo gli eventi del primo film ritroviamo un Thor, che ha completamente lasciato da parte l’arroganza che gli costò l’esilio, divenuto l’eroe dei nove mondi dopo le conseguenze delle azioni del suo fratellastro Loki in The Avengers. L’eroe nonostante le molte occasioni per festeggiare continua ad avere un solo pensiero, la mortale Jane Foster. La scomparsa di lei è il motivo per cui Thor torna sulla Terra, o Midgard come la chiamano gli Asgardiani, trovandosi di fronte ad una vecchia minaccia del passato di Asgard, gli Elfi Oscuri guidati da Malekith intenzionato a riportare l’oscurità sui nove regni.Thor the dark world thor loki

Il regista Alan Taylor prende il posto che fu di Kenneth Branagh nel 2011 senza sfigurare nei suoi confronti proponendo un sequel valido il cui tema portante è ancora una volta la famiglia. La famiglia di Odino, gia al centro delle vicende nel primo film, è nuovamente al centro dell’attenzione, sembra veramente non esserci pace per loro, dopo il tradimento di Loki e il suo arresto, si trovano ad affrontare uno dei momenti più drammatici delle loro (lunghe) esistenze che avrà come conseguenza una riluttante alleanza tra l’eroico Thor e l’ingannevole Loki. In particolare il rapporto tra i due fratellastri viene approfondito notevolmente: non semplici nemici ma fratelli, uniti nel bene e nel male in un complicato rapporto di amore/odio, che si può comprendere dai tanti dialoghi e confronti tra i due.Thor_The_Dark_World_Thor,_Jane_and_Loki

Il cast del film è per lo più immutato dal precedente capitolo e le interpretazioni sono buone. Chris Hemsworth è sempre più a suo agio nei panni del supereroe, è un buon attore (senza eccellere) e ha un ottima presenza scenica. Ottimo come sempre Anthony Hopkins nei panni di Odino e veramente ottima Rene Russo nei panni di Frigga nelle poche scene che la vedono protagonista, complice un ottima scrittura del personaggio e come gia fatto notare poco sopra da dialoghi e battute efficaci a farci comprendere i personaggi e il loro ruolo.
Un pò sacrificati come già accadde in Thor, i Tre Guerrieri: Volstagg, Fandral e Hogun i fedeli amici di Thor interpretati rispettivamente da Ray Stevenson (che vestì i panni di un altro personaggio dei fumetti Marvel, Frank Castle il Punitore in Punisher: zona di guerra del 2008), Zachary Levi (protagonista della serie tv Chuck prende il posto di Joshua Dallas) e Tadanobu Asano. In particolare Hogun messo da parte per motivi di trama gia all’inizio. Stesso destino spetta a Heimdall, il guardiano del Bifrost, interpretato da Idris Elba (noto per la serie tv Luther e il film Prometheus) e Lady Sif con il volto dell’attrice Jamie Alexander che dal trailer lasciava pensare che avremmo assistito ad una rivalità scaturità dalla gelosia della guerriera asgardiana nei confronti della mortale Jane Foster ma la cosa si limita ad uno scambio di sguardi come appunto si vede nel trailer. Il minimo sindacale per lasciare giustamente spazio ai protagonisti principali.
Ma la parte migliore spetta a Tom Hiddleston, Loki, il controverso fratellastro di Thor. Che fosse bravo si era gia capito in Thor e venne riconfermato in The Avengers. Con The Dark World Hiddleston da veramente il meglio di se, il meglio di Loki, capace di rubare la scena a tutti, la vera colonna portante dell’intera pellicola. Beffardo, divertente, cattivo, ingannevole, triste, drammatico e persino elegante (e continuo a pensare che in un mondo ideale sarebbe il Joker perfetto, magari in futuro…). Protagonista di alcune delle scene più belle di tutto il film.
Punto debole del film può sembrare invece il cattivo di turno, l’Elfo Oscuro Malekith interpretato da Christopher Eccleston (famoso soprattutto per essere stato la nona incarnazione del Dottore nella serie tv britannica Doctor Who), che risulta avere poco carettere, troppo poco approfondito. La sua parte si limita ad essere il collante per tutto il resto ma non se ne sente nemmeno così tanto la mancanza così come non si sente per gli alleati di Thor proprio perchè a compensare il tutto c’è l’ottimo rapporto dei due fratelli.
Nella norma la parte di Jane Foster, l’amata di Thor, accompagnata nuovamente dalla stagista Darcy (Kat Dennings) e il dottor Selvig (Stellan Skargard) ormai completamente pazzo dopo gli eventi di The Avengers, a fare la parte umoristica del film, che non manca mai come da consuetudine, anche se in qualche punto l’umorismo può risultare un pò fuori luogo ma non tutto è come sembra e allora glielo si perdona.thor the dark world malekith kurse

C’è molta Asgard in questo secondo capitolo, più che nel precedente, ma è un Asgard diversa da come appare nei miti e nelle leggende, più fantascientifica che fantasy. La cosa potrebbe far storcere il naso ai puristi della mitologia nordica ma la cosa è perfettamente in linea con quanto detto nel film del 2011, scienza e magia sono la stessa cosa. Gli stessi Asgardiani sono lontani dai miti, per parola dello stesso Odino non si ritengono divinità, nascono vivono e muoino come gli umani (5000 anni più o meno risponderebbe Loki beffardamente), cosa resa evidente da una delle scene più drammatiche ed inaspettate del film, rendendoli più umani e vicini allo spettatore che ha l’occasione di immedesimarsi anche in loro.

In conclusione Thor: The Dark World non sarà il film definitivo sul personaggio ma un titolo molto valido ricco di dialoghi interessanti e buone interpretazioni. Non lasciatevi accecare dai soli (ottimi) effetti speciali ma ascoltate attentamente le parole dei protagonisti.

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