I manga oggi convengono ancora più dei comics?
I nerd, geek, chiamateli come vi pare, sembra proprio che non riescano ad andare d’accordo, gran parte di essi almeno.
Si perchè quando si tratta delle loro passioni non sono affatto meglio degli hooligans
manga contro comics, Marvel contro DC, mainstream contro indipendente, fumetto europeo contro resto del mondo e così via. La convivenza è pura utopia! Non si tratta neppure di gusti, sulla qualità o meno di un opera se ne può discutere, no si tratta solo di campanilismo! Il lettore di manga della peggior specie nemmeno accetta che il manga venga chiamato fumetto “UN MANGA NON è UN FUMETTO!”…e allora perchè li vendono in fumetteria?!?
Ragazzi diamoci una svegliata e vediamo di capire una volta per tutte che manga è il termine giapponese per indicare il fumetto. Fumetto, comic book, bande dessinée, manga, manhwa… sono la stessa cosa! Facciamo capire a certi imbecilli che non ne definiscono la maturità, semplicemente ne definiscono la provenienza!
Dopo questo sfogo, scusate, concentriamoci sul vero argomento di cui voglio parlarvi.
Anni fa, quando i manga ancora non erano così tanti e famosi, c’era questa credenza popolare che fossero più convenienti rispetto ai comics, e per un po’ ammetto anche di averlo pensato io stesso.
I manga costavano meno e permettevano di leggere di più rispetto ad un classico comic book e soprattutto il manga prima o poi ha una fine! Non è eterno come le serie di supereroi americani!
Ma è ancora così? Sempre che lo sia mai stato.
Dando uno sguardo veloce ad una qualsiasi fumetteria la risposta è decisamente NO!
Ad oggi la quantità di manga proposti dai vari editori è talmente alta da aver ormai saturato il mercato, spesso di opere di effimera qualità con cloni su cloni dei titoli più famosi, affiancati a titoli di alto livello ma sconosciuti, costringendo gli editori ad alzare i prezzi non potendo contare su serie campione di incassi come Dragon Ball o One Piece.
Fin quando si parla di Star Comics e Planet Manga, tra le prime ad investire massicciamente sui manga, ci si trova davanti a prezzi anche abbordabili, almeno nella maggior parte dei titoli in catalogo, ma con altri editori, senza voler togliere nulla alla qualità del lavoro svolto, come J-Pop, GP Manga, Goen, ecc, il costo minimo è sulle 5 euro.
A questo aggiungiamo il fatto che il lettore di manga è diventato molto più esigente di un tempo e pretende edizioni sempre più pregiate del suo manga preferito: copertine con sovracoperta, edizioni deluxe, tutte cose che fanno lievitare i gia alti prezzi per serie così di nicchia, perchè tolti una manciata di titoli, di nicchia si parla. Lo dico con rispetto non inalberatevi, nicchia non significa che facciano schifo.
Così un manga arriva tranquillamente a costare sulle 7, 8 euro e a volte a superare anche i 10 euro. Non così diversi dai costi di un TP americano.
Niente da ridire sulla qualità delle edizioni.
Anche il discorso longevità delle serie è decisamente cambiato con il passare degli anni.
Le serie più famose e vendute attualmente in corso di pubblicazione (One Piece, Naruto, Detective Conan) hanno abbondantemente superato i 50 volumi e non si accingono a fermarsi, nel caso di One Piece stando alle parole del suo autore, Eichiro Oda, la serie ha daa poco superato la metà della storia e può durare per altri dieci anni. DIECI ANNI?!? Follia pura…
Ma non si tratta solo di queste serie, basti pensare a serie ormai storiche come Berserk e Bastard!! iniziate quasi 30 anni fa e tuttora senza una fine a causa della lentezza degli autori, o ad altre opere che ormai non hanno nulla da invidiare alle serie americane avendo generato tutto un mondo espanso tra sequel, prequel, spin off, universi alternativi e gaiden vari, spesso realizzati per celebrarne gli anniversari.
Qualche esempio?
Gundam e tutto il suo universo.
Saint Seiya, i Cavalieri dello Zodiaco che oggi conta di un prequel (Episode G, che avrà una seconda serie), un sequel/prequel (Next Dimension), un altro prequel in una continuity diversa (The Lost Canvas con relativi Gaiden) e un altra serie iniziata da poco Saintia Sho.
Ken il guerriero ha dato vita a una serie prequel, Souten No Ken, noto in Italia come Ken il guerriero: le origini del mito, e diversi manga dedicati agli altri protagonisti della saga come, Rei, Toki, Raoul, ecc.
Alita l’angelo della battaglia è stata protagonista di un sequel, Alita Last Order, ma l’autore ha gia annunciato che ci sarà anche una terza serie.
Senza parlare de Le bizzarre avventure di JoJo, serie iniziata negli anni 80 e tutt’ora in corso di pubblicazione. Almeno l’autore, Hiroiko Araki ha avuto il buon senso di dividere l’opera in più serie, leggibili autonomamente tra di loro, attualmente è in corso l’ottava serie, JoJolion.
Ma ho sempre e solo parlato di manga. Ora parliamo di comics.
Sui prezzi c’è poco da dire in realtà, se un tempo effettivamente allo stesso prezzo un comics permetteva di leggere meno rispetto ad un manga, oggi siamo pressapoco allo stesso livello, mediamente parlando, dato che i comics vengono pubblicati in diversi formati e foliazione.
Sulla longevità il discorso può reggere solo fin quando si parla di fumetto mainstream, dei titoli più famosi, ovvero i supereroi, e si applica ai supereroi pubblicati dalle due grandi major Marvel e DC Comics, i cui personaggi, almeno i primi, vengono effettivamente pubblicati da 75 anni ormai, e poche altre eccezioni come lo Spawn di Todd McFarlane. Ma il fumetto americano, i comics, non sono solo supereroi, basti pensare ad editori quali Dark Horse e la Image che hanno investito molto (di recente soprattutto) in altri generi, The Walking Dead vi dice niente? Ma forse non è l’esempio più adatto data la sua longevità (quasi 130 numeri ormai, più di 20 volumi)
O la Vertigo, sottoetichetta per pubblicazioni più mature della DC Comics.
Tutti questi editori hanno proposto e continuano a proporre titoli che hanno visto una propria fine senza dover durare in eterno.
Ormai il fumetto USA offre titoli per tutti i gusti perciò non ci sono più scuse per preferire un manga ad un comics, o viceversa.
E non regge più nemmeno il discorso continuity. “eh ma se prendo un numero di Spider-Man non ci capirò niente!”… è tanto diverso dal voler iniziare One Piece dal vol 72 (l’ultimo uscito mentre scrivo in preda al delirio)?
Non è semplice in nessun caso, basta la buona volontà, con quella si può tutto.
E gli stessi comics non costringono nessuno a leggere per forza tutto quanto, passando di autore in autore è come se si trattasse di serie autonome, pur avendo lo stesso titolo. Insomma possibilità di leggere determinati cicli anziché tutto ci sono, non è impossibile.
Bene, il mio delirio è finito. Il succo del discorso è: leggete un po’ quel cavolo che vi pare senza rompere l’anima agli altri perchè non leggono manga o comics o fumetti indipendenti, tanto di schifezze e capolavori se ne trovano da tutte le parti.
Concordo pienamente, non nascondo di preferire i comics, ma alcune cose uscite dai Comics fanno veramente schifo, vedi Costantine… Mentre i Manga non sono solo capolavori come molti sostengono. I manga non sono solo One Piece, Beck o Dragon Ball! Qualcuno ha mai letto Kyo?
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La cosa di OP è una bufala
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Grazie per la segnalazione, non sapevo fosse stata smentita la cosa. In ogni caso la serie è veramente lunga e pare ben lontana dalla conclusione.
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Chi ha scritto l’articolo è evidentemente di parte.lo si capisce andando a leggere e notando dove marca di più la mano.addolcendo le pillole dirette ai comics americani.Non c’è nulla di male a preferire gli uni agli altri ma scrivere questa sorta di articolo avrebbe implicato una doverosa e maggiore imparzialità.I manga sono aumentati?certamente.la quantità di prodotti di scadenti è aumentata con l’aumento di successo?sicuro!Ma da qui a dire che recuperare serie manga sia ad oggi non meno complicato che recuperare spider Man è chiaramente una sciocchezza. Inoltre è ridicolo affermare che i manga non siano più una scelta più economica.Hanno 4 volte il numero di pagine di un comics (che hanno un costo sensibilmente minore) .le serie citate che hanno scelto di espandere il loro universo con prequel e spin off sotto”tutte” leggibili a se (cosa,per esempio,nn completamente vera per la comprensione totale dei fumetti Marvel).inoltre portare gli esempi delle serie più longeve nn ha senso.sono eccezioni la cui lunghezza dipende anche dalla lentezza di alcuni autori (non in tutti i casi comunque)mentre nel caso dei prodotti Marvel e DC è una vera e propria filosofia di marketing.il punto non è se contengano meno o se siano più facili da recuperare e seguire.il punto è che ognuno spende i soldi come gli pare.
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Chi ha scritto l’articolo, ovvero io, non è assolutamente di parte dato che legge regolarmente da una vita sia comics che manga. A me pare evidente che ti sia perso il vero senso dell’articolo, non è una gara, non ci sono vincitori o vinti ed è proprio questo il punto, sono il primo a dire che ognuno può spendere i suoi soldi come meglio vuole, semplicemente bisogna guardare in faccia la realtà e magari essere più aperti a provare altro. A te davvero sembra ridicolo dire che iniziare a leggere One Piece oggi, che è giunto al volume 82, non sia tanto diverso da iniziare a leggere un qualsiasi fumetto di supereroi? Basta la buona volontà ma c’è una differenza sostanziale tra i due prodotti: i comics mainstream Marvel e DC propongono regolarmente degli starting point per permettere a qualsiasi lettore di iniziare la lettura, un manga di solito è una lunga storia unica, difficilmente si può leggere una saga di One Piece decontestualizzata da tutto il resto. Sta cosa che i prodotti Marvel e DC costringano il lettore a comprarsi tutto per comprendere le storie è una leggenda, una frottola che ci si racconta tra nerd per giustificare gli acquisti ossessivi compulsivi dei completisti che si fanno abbindolare dagli editori che lanciano l’ennesima serie degli Avengers o di Batman, a meno che non si tratti di un vero e proprio crossover dove le storie iniziano nella serie A per passare nella serie B e finire nella serie C, cosa però che si è andata un po’ a perdere (non del tutto) negli anni preferendo di usare una storia principale per le saghe pubblicata a se e le varie storie collaterali a parte, storie che per esperienza posso definire come non essenziali per la comprensione della storia principale, esattamente come gli spin off dei manga che ho citato. La comprensione totale dei comics andrebbe definita meglio. Cosa intendi? Per fare un altro esempio se qualcuno dovesse provare a leggere le ultime serie di Iron Fist o Vedova Nera non deve per forza andarsi a recuperare tutte le storie pregresse per comprendere cosa sta leggendo, basta avere un’infarinatura generale e via (cosa che di solito puoi trovare nell’introduzione al volume).
Sul discorso prezzo c’è poco da dire, ho scritto chiaramente che ci sono diversi formati per i comics e che molte edizioni manga di oggi non sono esattamente economiche, se dici che i manga hanno quattro volte la foliazione di un comics è chiaro che tu ti riferisca ai soli spillatini da edicola senza considerare i vari brossurati (da edicola ad un prezzo contenuto o in tp da fumetteria).
Ho portato quegli esempi non a caso, si parlava di un mercato in mutamento dettato dalle stesse esigenze di marketing presente nei comics americani, gli editori giapponesi non pubblicano mica per beneficenza, se una serie vende (non solo in cartaceo ma anche in merchandise) si cerca di prolungarla il più possibile e si lanciano i vari spin off, spin off che difficilmente comprerà chi già non segue la serie principale. Se l’indice di gradimento del pubblico non soddisfa i requisiti dell’editore questa chiude. I casi in cui sono gli stessi autori ad essere lenti nella loro pubblicazione sono molto pochi rispetto agli esempi che ho riportato e non sempre si parla di serie così longeve, anzi spesso è proprio il contrario.
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