Con questo secondo episodio si conferma la riuscita del reboot della saga cinematografica de Il Pianeta delle Scimmie iniziata nel 2011 con L’Alba del Pianeta delle Scimmie, che sostituiva i viaggi nel tempo e l’incubo nucleare con la genetica e il pericolo biologico, rinnovando e attualizzando il brand.
Messo da parte il tema ecologista del primo episodio Apes Revolution si concentra sul problema razziale (gia toccato negli ultimi due episodi della saga originale) attraverso le tensioni tra un gruppo di umani sopravvissuto all’epidemia che cerca di rialzarsi e delle scimmie evolute, una nuova razza in ascesa, che sfoceranno inevitabilmente in una lotta preludio della guerra che si vedrà nell’ormai sicuro terzo capitolo.
Forse un pò lento nella prima parte per poi coinvolgere totalmente nella seconda, Apes Revolution fa indubbiamente del suo punto di forza i magnifici effetti speciali, il realismo delle scimmie è notevole ma non va assolutamente sottovalutato il ruolo di Andy Serkins, dobbiamo ringraziare lui per la grande espressività di Cesare, il leader delle scimmie. Gli umani sono puro contorno all’interno della storia fatta eccezione per Malcolm (Jason Clarke); un pò sacrificato Gary Oldman, quasi sprecato un attore del suo calibro per una parte così piccola e poco delineata che meritava sicuramente un maggior approfondimento.
Nota dolente sul titolo italiano del film. A causa dell’impossibilità di usare la traduzione corretta del titolo, gia usata purtroppo nel capitolo precedente, il film venne annunciato come Il Pianeta delle Scimmie Revolution e successivamente modificato in un più accettabile (ma sempre brutto) Apes Revolution.
Voto: 7 1/2
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