Da qualche settimana è iniziato anche da noi The Flash, spin-off della serie tv Arrow. Sulla serie niente da ridire, è iniziata con delle buone premesse, leggera, intrattiene e ha quel giusto sense of wonder fin troppo assente nella serie madre Arrow.
Il protagonista però, Grant Gustin, ricorda più un Peter Parker (devo spiegare chi è?) che un Barry Allen. Che non è necessariamente un male!
Dall’aspetto si direbbe più un teenager che un venticinquenne (la sua età reale), diversamente da John Wesley Shipp decisamente sopra la trentina quando interpretò Flash nei primi anni ’90 e che qui interpreta il padre di Barry. Anche fisicamente ricorda molto Peter Parker con quella corporatura esile e asciutta (ma va bene così, è un velocista non un picchiatore) in contrapposizione con il fisico scolpito di Shipp, perfetta rappresentazione dei fin troppo muscolosi supereroi anni ’90.
Non solo nel fisico ma anche nelle situazioni… appena sveglio dal coma il nostro Barry guardandosi allo specchio non può far a meno di notare come si siano sviluppati i suoi addominali, come Peter Parker nello Spider-Man di Sam Raimi, probabilmente una citazione voluta.
E come se non bastasse il discorso del detective West una volta scoperti i poteri di Barry sul non mettere in pericolo Iris, ricorda fin troppo quello del Capitano Stay in The Amazing Spider-Man di Marc Webb.
Per finire aleggia in praticamente tra le righe di ogni discorso la famosa frase: da grandi poteri…
Staremo a vedere come prosegue. Noi attendiamo con ansia l’arrivo di Reverse Flash.