A pochi giorni dalla lieta notizia che il regista del bellissimo District 9, Neill Blomkamp, dirigerà un nuovo film di Alien (che vedrà il ritorno anche di Sigourey Weaver) cogliamo l’occasione per tornare ad un paio di anni fa parlando di Prometheus, il discusso prequel (o presunto tale) della saga di Ridley Scott. Quanto segue è una versione aggiornata di quanto scritto in altri lidi all’uscita del film.
Non è facile stabilire se Prometheus sia o meno un bel film. Da una parte c’è il tentativo di Scott di autocitarsi/omaggiarsi con continui richiami al primissimo Alien, dall’altra il tentativo di crerare una saga totalmente nuova.
Purtroppo il regista ha calcato troppo la mano con le autocitazioni
[ATTENZIONE SPOILER]un protagonista donna, unica sopravvissuta, che vuole ricordare vagamente la Ellen Ripley di Alien, ma che nei fatti non vale nemmeno la metà di quel personaggio, la gestazione aliena nell’ospite umano, la presenza di un androide con una missione differente rispetto al resto dell’equipaggio e conseguente decapitazione, e così via. [FINE SPOILER]
E si finisce con l’avere tra le mani una sorta di copia dell’ormai storico film con Sigurney Weaver. Oltre a questo aggiungiamo che manca totalmente della suspence dell’Alien originale.
Altro enorme difetto sta nel fatto che Scott ha calcato troppo la mano anche con i misteri. Il film teoricamente vuole narrarci eventi precedenti al film del 1979, ma più che svelarci dei misteri, in particolare quello legato allo Space Jockey (cosa che poi non fa affatto), lascia lo spettatore con più domande che rivelazioni. Sicuramente l’intenzione del regista stava nel fatto di poter raccontare e svelare il resto in un possibile sequel (attualmente in produzione) ma forse esagerando e finendo col farla fuori dal vaso. La cosa evidentemente ha creato molti disagi in parte degli spettatori, che poi hanno finito per mal giudicare il film, cosa comprensibile se non condivisibile.
Ma forse sta proprio in questo la bellezza del film, e se di bellezza si tratta sicuramente è comunque inferiore a quell’Alien già nominato fino allo sfinimento, perché tutto sommato tutti questi quesiti lasciano spazio all’immaginazione e bisogna ammettere che sono pochi ormai i film di fantascienza che portano a porsi delle domande, e per comprendere a pieno Prometheus è necessario almeno un altra visione perché ci sono tanti particolari che in un primo momento possono sfuggire, ma è altrettanto vero che non è esente da difetti.