Scritto da: Enrico (Enrico7418, utente di Comics Memories)
Titolo: Cani Smarriti
Titolo originale: Lost Dogs
Testi e disegni: Jeff Lemire
Edizione italiana: Panini 9L/Panini Comics, 2014
Non sono tante le graphic novel pubblicate negli ultimi due o tre anni, che ho sentito la necessità di consigliare o di regalare. Una di queste è “Lost Dogs” di Jeff Lemire, lettura al contempo straziante e commovente.
La trama è piuttosto semplice. Ecco come viene raccontata nel sito della Panini Comics:
“Nel sorprendente esordio del canadese Jeff Lemire, un uomo di campagna, grande e grosso ma buono e gentile, porta sua moglie e sua figlia in città. Ma qualcosa di inaspettato sta per accadere. Un racconto cupo ed emozionante, dall’autore di Essex County e Sweet Tooth.”
Qualcosa di inaspettato, sì… E di atroce, aggiungo io.
Quello che viene dopo è una storia di prigionia, pugilato, scommesse e sangue…
Volendo Lost Dogs è facilmente collocabile nel genere drammatico horror, ma certo è che, l’intensità delle situazioni e dei disegni, lo rendono un lavoro che oltrepassa il semplice fumetto di genere, e lo innalzano fino a diventare quasi una specie di lirica rappresentazione della più bieca crudeltà umana, e del suo contrario, la bontà più semplice e sincera.
Lost Dogs è un tragico racconto di violenza, amore e perdono. È un racconto feroce e struggente.
Ma quello che lo rende realmente esplosivo sono le dure pennellate di Jeff Lemire, apparentemente grezze, ma invece volutamente rudi, semplici ed essenziali, perfette per rappresentare un mondo così cupo e disperato, dove non c’è spazio per alcuna speranza, se non forse in un lampo onirico nel finale, che però viene immediatamente brutalizzato dall’ultima tavola, che lascia il lettore triste e smarrito…
Da notare che l’unico colore vivo utilizzato dall’autore è il rosso, che si vede in diverse occasioni imbrattare la tavola, colore del sangue, ovvio, ma anche un colore che rimanda al cuore, grande, generoso e pulsante, dell’energumeno protagonista.
Spero di aver stimolato abbastanza la curiosità del lettore, da spingerlo all’acquisto del volume… ne vale la pena.
Enrico
L’ha ribloggato su OMNIVERSOe ha commentato:
Omniverso è in pausa, nell’attesa vi riproponiamo alcuni dei nostri vecchi post, a sto giro un Guest Post scritto da Enrico, utente di un forum ormai morto che frequentavo. Devo ammettere che purtroppo Enrico non l’ho più sentito e un po’ mi dispiace, ci sapeva fare con le parole e l’avrei ospitato ancora più che volentieri.
Vi chiedo solo gentilmente di cliccare mi piace e commentare al post originale, sempre che non lo abbiate già fatto in precedenza.
Grazie e a presto.
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Per me Lemire è una garanzia (per bravura) ma con questa tua recensione mi hai quasi convinto, nonostante non sia uno dei miei generi preferiti!
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Ottimo! Ma non è mia la rece, guest post 😉
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