Reading Times: Occhio di Falco, Nathan Never e Aqualung

Nuovo appuntamento con le nostre letture, o almeno quelle per cui sento il bisogno di spenderci due parole.

occhio-di-falco-2Cominciamo con l’Occhio di Falco di Matt Fraction e David Aja, la serie che vinse due Eisner Award, che Panini Comics quasi un anno fa ha iniziato a riproporre negli eleganti volumetti cartonati Marvel Collection. Il secondo volume, piccoli colpi, è uscito da poco e dopo averlo letto non posso fare a meno di pensare che i premi sono meritati. Chiarisco subito che non è esattamente il mio genere preferito e difficilmente lo diventerà ma gli riconosco una grande originalità o quantomeno una diversità dai soliti canoni del fumetto mainstream di supereroi. Fraction si concentra più su Clint Barton che non su Occhio di Falco, pur mantenendo viva l’azione, e quindi realizzando un fumetto molto umano, cosa da non sottovalutare perché se ci pensate bene ormai questo aspetto, la doppia vita insomma, sono passati quasi totalmente in secondo piano. Da quanto non vediamo uno Steve Rogers nel suo privato? E quando si è visto un supereroe firmare i documenti del divorzio come fa Clint? Inoltre la struttura dei singoli episodi autoconclusivi o al massimo in due parti legati da un unico filo conduttore, diversamente dagli ormai soliti archi narrativi di cinque o sei episodi, sono un aspetto che apprezzo molto, la stessa cosa l’apprezzai su Moon Knight di Ellis e l’apprezzo tutt’ora sul Devil di Waid.
Questo Hawkeye è quanto di più vicino ad un fumetto Image moderno che non al solito Marvel.

nathan_never__visioni_di_un_futuro_remotoChi segue il blog saprà che nei mesi scorsi mi sono approcciato a Nathan Never con la miniserie Annozero. Spinto dall’entusiasmo mi son deciso ad acquistare altri titoli e quindi ho recuperato il volume da libreria ” Visioni di un futuro remoto” uscito lo scorso aprile, aspettandomi di trovare una selezione di storie al livello di quelle trovate su “Angeli e demoni”, il libro dedicato a Dylan Dog, che tanto mi piacque. Invece sono rimasto decisamente deluso. Il volume si compone di tre storie sempre scritte da Bebi Vigna, lo stesso autore di Annozero, storie legate tra loro tra passato e futuro dell’Agente Alfa. Passino ancora ancora le prime due storie che fanno luce su passato di Nathan ma ho fatto una fatica tremenda a finire “i ribelli di Marte”, storia che ho trovato eccessivamente lunga e noiosa (praticamente metà del volume è solo questa storia e si parla di un volume di quasi 500 pagine), ci ho impiegato tipo due mesi per finirla a forza. Sarà che mi piacciono di più le atmosfere vagamente alla Blade Runner che ho trovato in Annozero, sarà che è stato traumatico passare dai bellissimi disegni di De Angelis a questi altri, che brutti non sono ma è tutto un altro livello, ma proprio non mi è piaciuto. Non esagero nel dire ho fatto talmente tanta fatica a leggerlo da farmi passare la voglia almeno per il momento di proseguire con Annozero che ormai sta giungendo a conclusione.

aqualung-1Aqualung, scritto da Jacopo Paliaga e disegnato da French Carlomagno, nasce come webcomic nel 2015 sul sito coldcove ed è lì che l’ho conosciuto. Ammetto però di essermi perso per strada e di non aver mai letto il finale di questa prima stagione (non vado pazzo per le letture online, ci provo ma tendo a stancarmi in fretta, amo la carta è più forte di me) ma fortunatamente grazie a Bao Publishing che ha raccolto la prima stagione in volume ho potuto rimediare. Che fosse interessante l’ho subito sospettato, con questa lettura completa ne ho avuto la certezza. La storia è piuttosto semplice ma non priva di misteri che giustamente l’autore si riserva di lasciare in sospeso per il proseguo, caratterizzata da ottimi dialoghi da cui traspare tutto il background di Paliaga, grande lettore di fumetti e consumatore di serie tv. Bella anche la parte grafica di Carlomagno, forse non il mio stile preferito di disegno ma ha uno storytelling ed una dinamicità davvero ottimi. Ma non vi ho detto di cosa parla, beh potrei dire che Aqualung sia una storia di supereroi ma non sarebbe la verità, non totalmente, perché personalmente mi pare riduttivo o almeno non è una storia di supereroi in modo convenzionale ma potete farvi un’idea da soli semplicemente leggendo la serie sul sito coldcove (l’ho linkato due volte così non potete sbagliarvi) dove è attualmente in corso la seconda stagione. Ma quindi perché comprare l’edizione in volume? Beh intanto per supportare un certo tipo di fumetto e degli autori emergenti ma anche perché l’edizione Bao non è una copia carbone del webcomic ma una versione espansa con materiale inedito parzialmente rivisitato.

fafhrd-e-il-gray-mouser-001Concludiamo questa carrellata di letture con una piccola menzione per Fafhrd e il Gray Mouser di Howard Chaykin e Mike Mignola pubblicata da Editoriale Cosmo, uno sword and sorcery pubblicato tanti anni fa nella linea Icon della Marvel e poi finito alla Dark Horse. Non mi stancherò mai di dirlo ma il fantasy non è il mio genere, ho preso questo titolo principalmente per i disegni di Mignola di cui sono un grande fan e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso. Nulla di imprescindibile ma una lettura piacevole e scorrevole. Complimenti alla Cosmo che oltre a continuare a proporre fumetti franco-belga sta espandendo i propri orizzonti nel fumetto USA andando a ripescare chicche come questa. E non vedo l’ora di leggere la serie di Grosso guaio a Chinatown.

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