Constantine – Recensione film

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Dopo aver finalmente visto la tanto chiacchierata serie tv chiusa sul nascere dedicata a Constantine (ne abbiam parlato QUI) mi son detto: ma perché non riguardare anche il film del 2005? e allora eccoci qua per un appuntamento un po’ insolito per Supercinema! dato che Constantine non è un supereroe pur nascendo nelle pagine dei fumetti DC Comics. John Constantine venne creato come comprimario della serie Swamp Thing da Alan Moore (quello di Watchmen, V per Vendetta e altri piccoli capolavori del fumetto anglosassone) nel 1985 per poi divenire nel 1988 protagonista della serie Hellblazer pubblicata sotto l’etichetta Vertigo, indirizzata ad un pubblico più adulto, della DC Comics.

Vent’anni dopo la nascita del personaggio è uscito al cinema il suo primo (e ad ora unico) film, diretto da Francis Lawrence con un Keanu Reeves all’apice della sua carriera dopo il successo di Matrix nel ruolo del protagonista affiancato da Rachel Sweiz (quella de La Mummia, il film con Brendan Fraser da non confondere con quello di prossima uscita con Tom Cruise), Shia Lebeuf prima che divenisse famoso per Transformers per poi quasi scomparire dopo, Peter Stormare e Tilda Swinton già pronta allora per la parte de l’Antico in Doctor Strange.

La trama in breve. ATTENZIONE! Da qui in poi l’articolo conterrà spoiler sulla trama del flm per cui continuate a vostro rischio e pericolo.

All’esorcista John Constantine è stato diagnosticato un cancro ai polmoni, dopo aver visto e affrontato innumerevoli demoni la sua fine arriverà per colpa delle troppe sigarette. Nel frattempo la sorella gemella della detective Angela Dodson (Rachel Sweiz), da tempo ricoverata in un ospedale psichiatrico, si suicida. Le strade dei due inevitabilmente si incroceranno e dovranno unire le forze per indagare su questo strano suicidio, strano perché Isabel è cattolica e il suicidio è peccato mortale. I due scoprono che Isabel, che era una medium, si è suicidata per impedire a Mammon, figlio di Lucifero, di usare il suo corpo come tramite per arrivare sulla Terra. Anche Angela rivela di possedere le stesse capacità della sorella divenendo così un bersaglio, essendo a sua volta adatta a fare da tramite. Dopo alcune vicissitudini Constantine scopre che dietro a tutto questo c’è in realtà l’angelo Gabriele (Tilda Swinton, il cui aspetto androgino è perfetto per la parte), intenzionato a rovesciare tutte le regole e a portare l’Inferno sulla Terra, ritenendo gli uomini indegni della vita così da vedere chi sopravviverà meritandosi di accedere al Paradiso. Constantine cerca di suicidarsi tagliandosi le vene in modo di attirare l’attenzione di Lucifero che una volta scoperto il piano dell’angelo lo ferma e dona a Constantine un ultimo desiderio prima di andare all’Inferno: la salvezza per l’anima di Isabel. Il sacrificio di Constantine gli apre finalmente le porte del Paradiso impedendo a Lucifero di reclamarne l’anima che infine decide di purificare John dal cancro così da poter continuare a vivere e meritarsi un domani l’Inferno.

Liberamente ispirato al ciclo di storie intitolato Abitudini pericolose di Garth Ennis il film si distacca non poco dall’opera originale a partire dal protagonista.

John Constantine nei fumetti è biondo e ha gli occhi chiari, è inglese e ha una completa padronanza delle arti magiche, una profonda conoscenza dell’occulto (a cui si è appassionato da ragazzo) ed è neutrale nella lotta tra Paradiso e Inferno. Caratterialmente non ci troviamo di fronte ad un eroe senza macchia ma ad un arrogante bastardo presuntuoso capace anche di buone azioni. Il suo abito caratteristico è un trench marrone, camicia bianca  e cravatta nera. Nel film è americano, capelli e occhi scuri e viene presentato solo come un esorcista (che sin dalla nascita è capace di vedere il sovrannaturale nel mondo) dalle armi pittoresche, più eroico e ammorbidito di quanto non sia veramente ed è dichiaratamente dalla parte del Paradiso. Sopra la camicia bianca indossa una giacca corta nera.

Sugli altri personaggi del film preferisco non esprimermi, non voglio parlare di qualcosa che non conosco o far finta di conoscerle, le mie letture di Hellblazer si limitano, (s)fortunatamente dato l’articolo, al solo Abitudini pericolose. Da sempre mi prometto di approfondire l’argomento (presto, molto presto).

Tornando alle differenze tra film e fumetto nei fumetti coesistono diversi pantheon e religioni diverse al contrario del film dove si fa solo ed esclusivamente riferimento alla religione cristiana cattolica. Infatti in Abitudini pericolose John Constantine cerca di salvarsi dal cancro vendendo l’anima a tre diversi demoni contemporaneamente, così al momento di reclamarne l’anima i tre si trovano di fronte ad un possibile conflitto che potrebbe attirare l’attenzione del Paradiso, giungono perciò ad una tregua decidendo di guarirlo per permettergli di vivere. Un gesto totalmente egoistico e non un sacrificio altruistico come nel film.

E il film alla fine com’é?

Di certo non si può considerare un flop, costato 100 milioni di dollari il film ne incassò ben 230, mentre dalla critica ricevette valutazioni medie. I fan di Hellblazer invece lo stroncarono perché troppo diverso dal fumetto originale, che è vero, anzi verissimo, tutto è trattato in modo molto superficiale e per quanto riguarda la lotta Paradiso-Inferno anche in modo banale ma personalmente ho sempre pensato che nel suo contesto il film funzioni nonostante tutte le modifiche apportate. Ho sempre apprezzato le atmosfere cupe del film che mi piacerebbe rivedere in altre produzioni del genere. La parte con Lucifero, interpretato da Peter Stormare, è forse la migliore di tutto il film, al di là dell’aspetto totalmente diverso e meno seducente del personaggio rispetto al fumetto è scritto benissimo e cerca anche di riprodurre abbastanza fedelmente le tavole di William Simpson. Come dicevo prima la lotta Paradiso-Inferno è trattata in modo superficiale, sempre rispetto al fumetto, ma è anche vero che al cinema un Paradiso che si gioca letteralmente le anime con l’Inferno è qualcosa di inusuale. Tra le cose che non funzionano sicuramente c’è il protagonista, posso anche accettare le modifiche apportate al carattere del personaggio ma non capisco proprio perché non rispettarne l’aspetto, cosa c’era di così difficile nell’usare gli stessi abiti iconici del personaggio originale? Non c’era il problema di credibilità o realismo che troppo spesso ci si pone per i costumi dei supereroi, John Constantine non indossa un costume, indossa degli abiti normali, perché cambiarli? Ma quel che non si può perdonare sono le armi tipo fucili a forma di croce e proiettili santificati e altri aggeggi del genere, armi più adatte ad un Hellboy che non a John Constantine, che di certo non l’hanno reso più fico ma solo più tamarro, trasformando un po’ tutto nella solita americanata.

A rivederlo oggi, dieci anni dopo, ammetto che non mi ha conquistato come la prima volta ma rimango dell’idea che qualcosa nel suo contesto funzioni, mi sono accorto però di un dettaglio che mi era sfuggito all’epoca. Lucifero salva la vita a John guarendolo dal cancro, strappandoglielo letteralmente dai polmoni in una delle scene più potenti di tutto il film ma non capisco che relazione ci possa essere tra il cancro e i tagli sulle vene dei polsi di John, teoricamente sarebbe dovuto morire per quello, nel fumetto viene esplicitamente detto che gli avrebbero guarito anche i tagli sulle vene, è un dettaglio ma nemmeno così piccolo se ci pensate bene.

Constantine non sarà fedelissimo al materiale originale ma riesce ad essere un discreto film per intrattenersi un paio d’ore, per qualcosa che rispetti di più il materiale originale c’è la serie tv del 2014, peccato che non sia stata apprezzata lo stesso, ne riparliamo in futuro.

14 pensieri su “Constantine – Recensione film

  1. Tempo fa scrissi anch’io di questo film che per me, nonostante gli evidenti limiti, ho amato e amo tutt’ora 🙂
    C’è da dire però che questo è il mio genere di film, per assurdo se si parla di fantasy/azione/horror prediligo film di “bassa lega” come Underworld o Constantine rispetto a un film come Doctor Strange.

    Come film a se stante devo dire che ho adorato il personaggio [il classico personaggio alla Keanu Reeves] e tutto il mondo costruitagli attorno [il fatto che ci sia un equilibrio, che solo mezzosangue possono camminare sulla Terra, Papa Midnite e il suo locale neutrale, Tilda Swinton come Gabriele, il fenomenale Stromare come Lucifero…] e ti dirò, ho amato anche le armi tamarre [ma stai parlando con uno che si è divertito come un matto a guardare “Hansel e Gretel: Witch Hunters” XD].

    Se però tiriamo in mezzo il fumetto allora no, è indifendibile. Come dici giustamente tu le modifiche sono TROPPE e non sono per nulla giustificate. Il personaggio e la storia non hanno nulla in comune col fumetto quindi c’è da chiedersi perché scomodare un titolo così illustre [non è Spider-Man o Batman i cui nomi già di loro attirano pubblico] per un film che è praticamente materiale originale.
    Da questo punto di vista ho apprezzato molto di più la serie tv, non solo è più fedele ma alcuni episodi sono dei veri e propri adattamenti di alcuni cicli a fumetti.

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    • Non so se te lo dissi già all’epoca ma anche io sono un grande fan di Underworld (terzo capitolo a parte…), sicuramente non sai che anche io mi son divertito tantissimo con Hansel & Gretel e le loro armi esageratissime e trashissime ma nonostante tutto non riesco a farmi piacere le armi di Constantine, posso passare sopra tutte le modifiche ma non su questo XD. La serie tv personalmente l’ho molto apprezzata, ci sono alcuni episodi un po’ sottotono e l’orribile secondo episodio ma nel complesso trovo regga molto bene, francamente non penso meritasse di essere cancellata, c’è ben di peggio in tv, devo ancora decidere se scriverci qualcosa.

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      • Forse il limite più grande di Constantine [film] è quella di essersi focalizzato sulla sola religione cristiana. Avessero esplorato altre realtà forse sarebbe stata più accattivante per il pubblico.
        Invece su Constanine [serie tv] concordo, è molto altalenante e la cancellazione non la meritava [almeno non quella anticipata, potevano terminare la prima stagione], dato che appunto in tv c’è molto ma molto peggio.

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        • Per assurdo Lucifer, sempre tratta da un fumetto Vertigo e da quel che so decisamente stravolto, nonostante alcune similitudini con Constantine è stata rinnovata per una seconda stagione attualmente in corso. I misteri dei nerd e spettatori vari.

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  2. L’ha ribloggato su OMNIVERSOe ha commentato:

    Omniverso è in pausa, nell’attesa vi riproponiamo alcuni dei nostri vecchi post, a sto giro tocca al film Constantine, articolo di fine 2016 facente parte della rubrica Supercinema! che ahimè ho un po’ abbandonato, spero di riprenderla al più presto.

    Vi chiedo solo gentilmente di cliccare mi piace e commentare il post originale, sempre che non lo abbiate già fatto in precedenza.
    Grazie e a presto.

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  3. Non è un film terribile, ma Keanu Reeves non è Constantine, né fisicamente né caratterialmente (intendo il personaggio).
    Ah, fisicamente nemmeno il Gabriele del film somiglia a quello del fumetto, ma l’attrice fa la sua figura, perciò fa niente ^^

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  4. Uno dei primi cinecomics della nuova era, ricordo quando uscì e ricordo che comunque rietrava pienamente nel novero stilistico di quegli altri film del genere (fumettistico, non paranormale).
    Insomma, era in linea con Hellboy, con X-Men e con Daredevil XD
    Delusione per i cambiamenti, come sempre. Questo è una pallida versione di Constantine.
    Ma almeno fumava.

    Moz-

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