Preacher 1×01: Pilot – Recensione

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Mentre tutti impazzano per il ritorno de Il Trono di Spade io per puro caso finisco col guardarmi il pilot di Preacher, serie tv sviluppata da Evan Goldber, Seth Rogen e Sam Caitlin per AMC basata sull’omonima serie a fumetti di Garth Ennis e il compianto Steve Dillon edita da Vertigo/DC Comics, di cui proprio in questo periodo negli USA ha debuttato la seconda stagione.

Di che parla Preacher? Di un predicatore di una cittadina del Texas, Jesse Custer, che si trova unito ad un entità che gli dona il potere di far fare a chiunque qualsiasi cosa lui dica. Non posso dire altro se no è spoiler, anzi ho già detto troppo per il pilot!

Come mai così tardi? Perché l’ho sempre guardata con sospetto, per questi motivi:

  1. Perché Preacher è una delle mie serie a fumetti preferite DI SEMPRE, è LA serie che mi ha introdotto per davvero nel fumetto americano adulto, la prima che mi ha fatto comprendere che c’è altro oltre i supereroi, si insomma avevo già letto Hellboy ma è pur sempre una sorta di supereroe.
  2. Perché a farla era AMC che ha già adattato uno dei miei ultimi amori fumettistici americani, The Walking Dead di Robert Kirkman, che dopo le prime stagioni ha finito con il trasformarsi in una pallida imitazione della serie originale, divenendo puntata dopo puntata sempre più noiosa tanto che ho smesso di guardarla, e ce ne vuole a farmi mollare una serie.
  3. Non mi piacevano gli attori scelti. Dominic Cooper (che avrete già visto nella parte di Howard Stark in Captain America: il primo Vendicatore ed Agent Carter) è Jesse Custer, Ruth Negga (che potreste aver visto nella prima stagione di Agents of SHIELD ma anche in qualche episodio di Misfits) è Tulip e Joe Gilgun (che era anche lui nelle stagioni meno riuscite di Misfits) nella parte di Cassidy. A parte Gilgun che è perfetto per la parte gli altri proprio non c’entrano nulla con i personaggi cartacei, non c’è un minimo di somiglianza, Tulip è pure bianca e bionda e la Negga è di origini etiopi, ma vabbeh ormai il politically correct imperversa, ed è paradossale trovarlo in una serie che dovrebbe essere mooolto scorretta come Preacher, o forse no?

Ma sapete una cosa? Questo pilot non è stato affatto male. Già, lo ammetto. Sin dall’inizio è chiaro come il sole Texano che la serie tv prenda le distanze dal fumetto, e non di poco, mantenendone l’idea di base e forse questo potrebbe essere un punto a suo favore rispetto alla cugina The Walking Dead che parte praticamente adattando il primo volume dei fumetti per poi deviare e proporre le stesse situazioni con personaggi diversi ma senza lo stesso impatto. Ce lo dicono subito, questo non è il Preacher dei fumetti! Che non significa necessariamente essere meglio, ma neanche peggio, solo diverso (si vabbeh il fumetto sarà sempre meglio e non ho bisogno di vedere altri episodi per capirlo :P, certe cose per come sono state presentate per quanto ben fatte hanno meno impatto per lo spettatore di quanto non ne avessero nel fumetto) ma quel che è importante è che sono riusciti a trasmettere lo stesso senso grottesco che c’è nel fumetto tra humour nero, sovrannaturale e citazioni pop che per l’occasioni si sono attualizzate, il tutto confezionato molto bene, con una qualità tecnica decisamente superiore a quella vista per i cugini zombie che ha un che di Tarantiniano e non può che essere un bene, sperando si mantenga su questo stile. Quel che salta all’occhio è che nonostante le differenze, nonostante certe cose vengano presentate in modo meno incisivo rispetto alla controparte cartacea, ricalca perfettamente lo stile sopra le righe di Ennis, questo episodio potrebbe benissimo averlo scritto lui! Non è perfetto sia chiaro, ha parti molto lente che se non fosse per quell’humour nero sarei finito addormentato più volte (humour nero > lentezza), ma quel che mi lascia più perplesso sono le scene splatter, non che nel fumetto manchino eh ma mi son sembrate più gratuite, per far scena, che non utili alla narrazione, ma son piccolezze.

Insomma la proseguirò sicuramente almeno per vedere dove andrà a parare ma non prima di aver finito di guardare gli ultimi episodi della stagione dell’ormai ex DC Night.

12 pensieri su “Preacher 1×01: Pilot – Recensione

  1. Ruth Negga ha recitato divinamente in uno dei film migliori che abbia visto quest’anno, Loving: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente.
    Riguardo a Garth Ennis, non ho amato particolarmente Preacher (e infatti l’ho mollato quasi subito), ma anch’io posso dire che una sua opera è tra i miei fumetti preferiti di sempre: alludo alla sua versione del Punitore, che ha portato il personaggio ad un altro livello e ne ha rivelato delle potenzialità che fino a quel momento erano rimaste totalmente inespresse.
    Il lungo ciclo del Punitore di Garth Ennis lo possiamo dividere in 2 fasi: nella prima abbiamo praticamente un film di Tarantino su carta stampata, con quella miscela di violenza e di ironia che è il suo marchio di fabbrica; nella seconda invece l’ironia scompare, e la violenza esplode in un contesto stavolta cupo e amaro. La prima fase è stata di gran lunga migliore della seconda, ma anche le storie più recenti del Punitore di Garth Ennis non sono certo brutte: ad esempio, “Gli schiavisti” è uno degli archi narrativi più belli che abbia mai letto.

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  2. Serie che ho iniziato per caso ma che ho finito per adorare [sto seguendo in questi giorni la seconda stagione] 😀
    Ammetto di non aver mai letto Preacher [una delle mie più grandi lacune in ambito fumettistico :/ ] anche se lo conoscevo molto bene vista la sua fama. Forte di questa “ignoranza” ho iniziato a vedere la serie e me ne sono innamorato subito per il black humor e per i vari freaks protagonisti [non ce n’è uno normale XD]. È vero, a tratti è un po’ lentino, il che può demoralizzare chi il fumetto non lo conosce, ma andando avanti la storia si fa sempre più intensa. E poi c’è una cura tecnica e registica incredibile! Non voglio spoilerarti nulla ma andando avanti si vedranno delle scene che sembrano girate da Matthew Vaughn o Guy Ritchie!
    Grande serie, peccato sia stata poco seguita…

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