Si, lo so, Venerdì 13 era il mese scorso quindi perché parlare del film cult ora? Semplice perché io Venerdì 13 (Friday The 13Th) di Sean S. Cunningham del 1980 non l’avevo mai visto prima e spinto proprio dalla ricorrenza mi son detto: perché no? In compenso avevo già visto il remake di qualche anno fa, vale? No, vero?
Partiamo dal principio, l’horror al cinema non mi ha mai interessato se non contaminato da altri generi, vedi alla voce Alien, ma da qualche anno ormai mi ci sono approcciato recuperando qualche iconica saga, qualcosa mi è piaciuto molto, altri molto meno, altri sono entrati di diritto tra le mie saghe preferite di sempre (vedi alla voce Dammi un po’ di zucchero baby), e a dirla tutta ci avevo già provato anche con Venerdì 13 ma, so che suonerà come una bestemmia, la noia prese il sopravvento e mollai a circa metà visione con il ricordo di un giovanissimo Kevin Bacon con indosso degli shorts imbarazzanti!
A sto giro mi dispiace ammetterlo non è andata poi tanto meglio ma almeno siamo arrivati fino alla fine, e meno male aggiungerei perché proprio nel finale ho compreso il perché questo film sia diventato un cult.
Per quanto mi riguarda, per quella che è la mia poca esperienza con questo genere, sono due le cose in cui essenzialmente il film pecca, a parte un ritmo un po’ lentino nella prima parte nonostante il film duri circa un ora e mezza (ah bei tempi quando i film duravano meno di due ore! cioè mi sta anche bene oggi ma ormai è la prassi!), dicevo, due difetti: manca un protagonista principale da seguire e manca un vero villain carismatico e/o iconico, insomma mancano un Ash Williams da una parte e un Freddy Krueger dall’altra (posto che trovo sia La Casa che il primo Nightmare superiori sotto ogni punto di vista a questo film).
La final girl Alice non è un personaggio di spicco, se sopravviveva un altro era la stessa cosa, ma capisco che questo fosse anche voluto, così come la scrittura abbozzata e approssimativa dei protagonisti, che vengono eliminati uno dopo l’altro si in modi brutali ma anche totalmente all’oscuro l’uno dell’altro annullando la tensione che lo spettatore dovrebbe provare empaticamente a sua volta (un po’ come ne La Cosa di Carpenter, dove la tensione è palpabile ma siamo proprio su un altro pianeta).
L’assassino rimane anonimo per buona parte del film, giustamente direte e son d’accordo, solo che non lo vediamo mai, per fare un altro paragone pensiamo un attimo al primo Alien, la creatura per tutto il film rimane nell’ombra, non si vede, la temi e solo alla fine scopri cosa hai davvero di fronte (ovvero un uomo con un costume di gomma ma chiudiamolo sto occhio no?), il gruppo di protagonisti vive il terrore, in Venerdì 13 no, non sto dicendo che dovevano mostrarci il volto dell’assassino ma non vediamo nemmeno di sfuggita una figura! Poi però l’assassino viene rivelato, che no, non è Jason ma sua madre, e la sua storia funziona alla grande, così come la sua follia (ottimo quando parla da sola facendo la voce del figlio), e qui il film cambia totalmente ritmo e tono, si fa interessante, quella suspense a cui accennavo prima finalmente si fa sentire. E poi c’è quella scena verso la fine, lui, Jason che emerge dal lago e trascina sott’acqua Alice, che avrà fatto veramente urlare WAAAH! FIGATA! gli spettatori da quanto è inaspettata e che stando alla sceneggiatura originale non doveva nemmeno esserci.
Insomma, figata davvero ma che fatica arrivarci! Magari prossimamente vedremo di proseguire la saga.
PS: A fine visione resta solo una domanda. Ma dove cavolo lo avevo visto Kevin Bacon in shorts?? D: Ch Ch Ch Ah Ah Ah
Un film che sente il peso dei suoi anni, comunque i colpi di scena finali sono molto buoni dai, pensa che io l’ho visto negli anni ’80 non sapendo nulla nè della madre nè della barchetta 🙂 E poi ha dato il via a cotanta saga..
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Il finale è davvero notevole!
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Alla fine, è un film girato bene, ma esile come storia e con personaggi bon pervenuti 😛
Non mi è dispiaciuto vederlo, ma è leggerino (e non mi riferisco al sangue).
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E a cosa ti riferisci?
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La storia è una storiella, alla fine; un esile pretesto per giustificare una mattanza di bambocci a opera di un serial killer con una personalità di carta velina, che ammazza solo ragazzotti in cerca di divertimento nei dintorni e all’interno di un campo estivo – come se solo in un campo la gente maltrattasse gli sfigati, scopasse e così via.
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Il remake non vale perché è orrendo, sono felice tu abbia recuperato la lacuna lacustre dell’assassino di Crystal lake, un titolo che non può mancare, prima o poi bisogna affrontare il Ch Ch Ch Ah Ah Ah 😉 Cheers
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Diciamo che lo avevo già affrontato con Scary Movie 😂 prossimamente mi guarderò il secondo!
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Effettivamente non è un gran film, ance io ho dovuto rivalutarlo dopo averlo rivisto a 20 anni di distanza da quando me lo guardavo da giovane!
Bella recensione la tua! L’ho linkata sotto quella che ho scritto del film sul mio blog, spero non ti dispiaccia!
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No anzi, è un piacere! Grazie per i complimenti e… devo ammettere che a distanza di un anno e mezzo non ho proseguito la visione della saga T_T
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