Scritto da: Enrico (Enrico7418, utente di Comics Memories)
Cosa possono avere in comune una serie tv di intrattenimento come Fargo (seconda stagione), e un fumetto – possiamo dire – d’autore, come Daytripper?
Metto subito in chiaro che considero la serie (scritta da Noah Hawley, trasmessa in Italia da Sky Atlantic) un lavoro di medio/alto livello, che riesce se non altro a non far mancare quei guizzi di genio che contraddistinguono la prima stagione, mentre non ho alcun dubbio sul fatto che Daytripper (di Fabio Moon e Gabriel Ba, edito in Italia da RW Edizioni) sia un vero e proprio capolavoro, uno di quelli che rendono indiscutibile il fatto che i fumetti, siano un veicolo d’arte della stessa potenza del cinema o della letteratura o della musica, mettendo in buona pace tutti quelli che ancora non l’hanno capito.
Ma per arrivare rapidamente alle somiglianze, eccone una prima: la morte. C’è molta morte in Fargo, c’è molta morte in Daytripper.
Di per sé non è certo un argomento che può bastare per un accostamento degno di nota.
Una vicenda molto seria, che mi ha toccato personalmente e non cito per riserbo, mi ha portato nell’ultimo periodo a dare molto peso all’argomento della morte in tutto quello che vedo e leggo. Continua a leggere