Nel Febbraio 2007 Midway Games annunciò il progetto per l’ottavo gioco di Mortal Kombat. Un ritorno alle origini, dark e serio. Durante la pianificazione fecero un accordo con DC Comics, il progetto fu cancellato (in realtà venne messo solo da parte), portando allo sviluppo di un gioco diverso, il crossover Mortal Kombat vs DC Universe.
Uscito sul finire del 2008 Mortal Kombat vs. DC Universe fu l’ultimo titolo della saga ad essere prodotto dalla Midway prima del suo fallimento per bancarotta nel 2009 e la cessione dei diritti del franchise a Warner Bros. Interactive.
Mortal Kombat: Shaolin Monks
L’idea di sviluppare un gioco con protagonista Liu Kang risale ai tempi di Mortal Kombat: Special Forces ma l’idea venne accantonata a causa dell’accoglienza negativa e il flop di vendite di quest’ultimo, unito alla partenza di John Tobias dalla Midway. Fino al 2004, anno in cui il gioco entrò ufficialmente in sviluppo per poi uscire sul finire del 2005 su Playstation 2 e Xbox con il titolo Mortal Kombat: Shaolin Monks con Kung Lao come co-protagonista.
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Archiviata la disastrosa esperienza cinematografica e televisiva era ora per Mortal Kombat di tornare ai videogiochi con Mortal Kombat: Special Forces, un’avventura in terza persona con protagonista Jax e dall’esito altrettanto disastroso…
Uscito negli USA nel Giugno 2000 e pochi mesi dopo anche in Europa Mortal Kombat: Special Forces venne realizzato da Midway con non pochi problemi alle spalle ed è ad oggi considerato il peggior MK mai realizzato. Nonostante i risultati piuttosto negativi di Mortal Kombat Mytologies John Tobias era ancora intenzionato a realizzare giochi d’avventura che ne espandessero l’universo ma nel 1999, quando ancora in gioco era in fase di sviluppo, lasciò l’azienda assieme ad altri importanti membri dello staff di Midway Games per formare l’anno successivo Studio Gigante.
Mortal Kombat 4

Nella seconda metà degli anni ’90 è il 3D a farla da padrone, il genere picchiaduro ha fatto un nuovo salto di qualità grazie a titoli come Virtua Fighter, Tekken e Soul Blade. Mortal Kombat doveva per forza rinnovarsi se voleva essere competitivo con questi nuovi colossi videoludici.
Uscito per arcade nel 1997 e successivamente convertito per console Mortal Kombat 4 rappresenta uno stacco totale dai capitoli precedenti abbandonando la grafica 2D digitalizzata che ha sempre contraddistinto la saga per passare definitivamente al 3D.
Mortal Kombat 3
Uscito nel 1995, due anni dopo il suo predecessore, Mortal Kombat 3 venne inizialmente considerato per usare grafica tridimensionale ma l’idea venne accantonata. Ed Boon e John Tobias rinnovarono nuovamente l’estetica del gioco abbandonando quasi totalmente lo stile orientale dei primi due capitoli in favore di uno più occidentale e moderno con strade, ponti e metropolitane, cosa che si è riflettuta anche sui personaggi introducendo cyborg e rinnovando totalmente il look di personaggi classici come Sub-Zero. Anche la colonna sonora risentì di questo cambiamento. Continua a leggere “Mortal Kombat 3”
Mortal Kombat II
Nel 1992 è Mortal Kombat mania. Lo sviluppo di Mortal Kombat II iniziò subito dopo l’uscita del gioco precedente, la prima versione arcade uscì infatti nell’Aprile del 1993 per poi essere convertito per consolle l’anno successivo. Continua a leggere “Mortal Kombat II”
Mortal Kombat il primo videogioco della saga
Comincia oggi una serie di articoli dedicati alla serie videoludica di Mortal Kombat e a tutti i media dedicati al franchise.
Nel 1991 Street Fighter II stava letteralmente spopolando e ovviamente il suo successo ha contribuito alla diffusione del genere picchiaduro ad incontri portando alla nascita di svariati epigoni, ma indubbiamente tra questi spiccava per gameplay e grafica innovativi Mortal Kombat, che in breve tempo divenne il principale concorrente di Street Fighter, almeno nell’epoca dei videogiochi 2D.
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Mortal Kombat: sangue e tuono – Recensione
Facciamo un salto indietro nel tempo al 1995, all’epoca la serie videoludica Mortal Kombat era all’apice del suo successo con un terzo capitolo pronto ad invadere le sale giochi e le consolle dei gamer e un film in uscita al cinema. Potevano forse mancare dei fumetti ispirati a questa saga? Ovviamente no, e a cogliere il potenziale per farne una serie fu la ormai defunta Malibu Comics, famosa per le serie supereroistiche Ultraverse e per Men In Black, che gli dedicò diverse miniserie e one-shot, tutti editi in Italia dalla Star Comics in un mensile omonimo composto da 15 numeri e uno speciale, in realtà i primi sei numeri condividevano il titolo con Bruce Lee, anche lui protagonista di una serie a fumetti di cui non sapevo nulla, magari ne riparleremo a lettura finita. Continua a leggere “Mortal Kombat: sangue e tuono – Recensione”
Mamma mia quanti ricordi. O meglio "ricordi" perché purtroppo (come molti altri cartoni animati) non è che ricordi benissimo storia,…
Lo prendo come un complimento 😆
Si si ma la sua filmografia è invidiabile, anzi probabilmente hai visto più film tu di quanti non l'abbia fatto…
Oltre ai titoli citati nel pezzo l'ho visto in Dune, Van Gogh - sulla soglia dell'eternità (che francamente mi ha…
Decisamente no 😆 ma poi, ormai hanno gli X-Men, con Doc Strange 2 sono entrati ufficialmente in continuity anche se…