Non sono sparito del tutto, è che il trasloco e la sistemazione della casa mi hanno completamente assorbito, nel frattempo sto lavorando al nuovo aspetto del blog, e anche questo di oggi è solo un ritorno momentaneo in attesa del vero rilancio.
Intanto continuo a bazzicare sui social e proprio girando su Facebook tra i suggeriti mi sono ritrovato un post di una pagina abbastanza nota al mondo nerd per via di meme e fotomontaggi divertenti, mi pare che l’autore sia anche blogger ma personalmente non lo seguo. Fin quando si tratta di meme o fotomontaggi divertenti tutto ok, si sorride o si ignora a seconda dei casi, quando invece si cerca di fare una sorta di riflessione sul cinema, su come è cambiato e su come sia peggiorato il pubblico… decisamente meno, non quando fai gli esempi sbagliati.
Nello specifico si evidenziava il fatto che Ridley Scott, Roland Emmerich e Lana Wachoski, big del cinema insomma, con i loro ultimi lavori hanno raccolto poco più che briciole, chi più e chi meno, mentre un Jon Watts qualsiasi ha superato il miliardo con un filmetto come Spider-Man: No Way Home, quindi alla gente non interessa più andare al cinema per gustarsi un film ma solo passare un paio d’ore fuori casa… esattamente come una volta ma ora tra restrizioni, mascherine e streaming forse si è diventati più selettivi, forse eh.
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Alien: Covenant – Recensione
Recensione di Alien: Covenant, l’ultima fatica di Ridley Scott, sequel di Prometheus e quindi secondo prequel di quell’Alien che nel 1979 scosse il cinema fondendo horror e fantascienza. Continua a leggere
Prometheus – Recensione
A pochi giorni dalla lieta notizia che il regista del bellissimo District 9, Neill Blomkamp, dirigerà un nuovo film di Alien (che vedrà il ritorno anche di Sigourey Weaver) cogliamo l’occasione per tornare ad un paio di anni fa parlando di Prometheus, il discusso prequel (o presunto tale) della saga di Ridley Scott. Quanto segue è una versione aggiornata di quanto scritto in altri lidi all’uscita del film. Continua a leggere
Fantascienza e paura
Alcuni filoni del genere fantascientifico trovano origine comune in una delle emozioni primarie provate dall’uomo. La paura.
La paura per l’ignoto. L’uomo da sempre ha paura di quel che non conosce e lo spazio in gran parte è tuttora ignoto, non si sa chi o cosa possa esserci in un altro angolo dell’universo, diventando una fonte inesauribile per invasori alieni di ogni tipo.
Il tema veniva affrontato gia in uno dei primi romanzi fantascientici, La guerra dei mondi di H. G. Wells, pubblicato nel 1897, che i più forse conosceranno per il film omonimo con protagonista Tom Cruise, gia remake di un film uscito nel 1953. Ne La guerra dei mondi la Terra affronta un invasione aliena da parte dei Marziani, la cui superiorità tencologica rendeva del tutto impotenti e inutile qualsiasi reazione, assumendo il ruolo di critica alla politica di colonialismo europeo nei vari continenti dell’epoca. Continua a leggere