Spaccapad #3: Ghost of Tsushima, The Walking Dead e Ninja Turtles

I videogiochi giocati tra Novembre e Dicembre 2022

Ghost of Tsushima

Videogioco d’avventura e stealth sviluppato dai tipi di Sucker Punch, quelli di Sly Cooper e Infamous, si ispira alla prima, fallimentare, invasione mongola del 1274. Il giocatore veste i panni di Jin Sakai, ultimo erede del clan Sakai, è l’unico sopravvissuto della battaglia che ha visto i samurai guidati da suo zio, Lord Shimura, sterminati dai mongoli guidati da Khotun Kahn e sbarcati sull’isola di Tsushima. In fin di vita, Jin viene salvato dalla ladra Yuna, e vedendo l’isola ormai in mano agli invasori si rende presto conto che non può farcela da solo continuando a seguire alla lettera la via del Bushido, ma che dovrà essere più silenzioso e furtivo per salvare suo zio, tenuto prigioniero da Khotun Kahn, dovrà diventare uno Spettro.
Essenzialmente Ghost of Tsushima non è molto diverso da un qualsiasi Assassin’s Creed moderno, open world, racconto principale, racconti secondari, mappa molto grande (ma non quanto quella di AC Odyssey o Red Dead Redemption 2), una piccola componente GDR, combattimenti, fortini da conquistare e mille altre attività da fare durante il viaggio, se si fosse intitolato Assassin’s Creed Tsushima e fosse stato sviluppato da Ubisoft probabilmente non sarebbe cambiato nulla, insomma non ha niente di davvero innovativo se non qualche piccolo dettaglio, che non significa che non abbia un buon gameplay, tutt’altro, eppure lo ritengo uno dei videogiochi migliori che ho giocato ultimamente, la storia ha svolto un ruolo fondamentale, del genere mai-una-gioia, mi ha coinvolto veramente tanto, seppur giocata a intervalli molto lunghi perché mi perdevo a fare le altre attività, la storia fondamentalmente contrappone la nuova strada intrapresa da Jin nei panni dello Spettro, che si muove in una zona grigia e che lui stesso fatica ad accettare inizialmente, alla via del samurai seguita ciecamente dallo zio, essere considerato senza onore o esserne schiavi? Un lungo percorso che poi ci porta a dover compiere una scelta molto difficile alla fine del gioco, in realtà l’unica.
Grafica non al meglio, cioè è molto bella ma da un esclusiva Playstation mi aspettavo qualcosa al livello di God of War o Uncharted 4 e The Last of Us (che per quanto mi riguarda rappresentano ancora il meglio sulla console), specialmente perché l’ho giocato su PS5, i dialoghi li trovo ancora poco naturali ma ci sta e tutta l’esperienza che si vive nel giocare compensa abbondantemente, finito la storia mi aspettano ancora tante attività da completare, la storia DLC e altre modalità da provare.

The Walking Dead: The Telltale Series

The Walking Dead: The Telltale Series è semplicemente la miglior serie tv che abbiamo guardato ultimamente! Ma non si parlava di videogiochi? Esatto, ma TWD The Telltale Series è un avventura grafica ad episodi sviluppata da Telltale Games e Skybound Games basata sull’omonimo fumetto di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, ovvero uno dei fumetti made in USA più importanti dell’ultimo ventennio che ha dato una bella scossa all’industria dei comics.
Prima le serie tv, ora i fumetti, torniamo ai videogiochi.
TWD: The Telltale Series narra le disavventure della piccola Clementine nel mondo post Apocalittico di The Walking Dead, la conosciamo nella prima stagione quando la salviamo nei panni di Lee, per poi prenderne il controllo nelle stagioni successive, esclusa la terza dove svolge un ruolo quasi secondario.
Dimenticavo, questo in realtà lo ha giocato mia moglie, io mi sono limitato a fare da spettatore se non per qualche piccolo intervento ma cavolo, non ero così coinvolto da una storia da tempo, ti fa emozionare, ti fa arrabbiare, ti fa commuovere, è davvero come guardare una serie tv solo che la storia procede influenzata dalle tue decisioni, e il più delle volte non sono affatto facili, anche se va detto che gli autori sono dei bastardi perché comunque limitano le tue scelte a poche azioni e spesso estremizzandole perché comunque tutto in qualche modo deve andare male, della serie mai una gioia, dopotutto bene o male guidano loro la storia.
La cosa più bella che ritroveranno i fan del fumetto sono le atmosfere, gli autori del gioco hanno preso tutto il meglio del fumetto originale, lo hanno ben capito e fatto loro per creare una storia totalmente nuova, ma canonica, che si incastra nel mondo creato da Kirkman, non mancano cameo e citazioni, cosa che per esempio non è riuscita a fare la tanto blasonata serie tv di AMC se non nelle primissime stagioni. Lo stile grafico invece ricalca quello di Charlie Adlard ma a colori.
Sono quattro stagioni, uscite tra il 2013 e il 2019 più una extra con protagonista Michonne, altamente consigliata, in digitale si trova l’edizione definitiva con tutti gli episodi, non credo costi molto. Visti i risultati stiamo seriamente valutando l’acquisto degli altri giochi Telltale.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge

TMNT: Shredder’s Revenge è un picchiaduro a scorrimento stile retrò sviluppato da Tribute Games e ispirato ai vecchi titoli della Konami realizzati tra anni ’80 e ’90, che a loro volta si ispiravano alla serie animata classica delle Tartarughe Ninja.
Stile retrò significa stile retrò in tutto, o quasi, il gioco non è particolarmente lungo, in meno di due ore si riesce a concludere tutto e la storia è poco più che abbozzata dai brevi intermezzi tra un livello e l’altro. Molto divertente per i fan del genere e delle tartarughe mutanti, è pieno di personaggi tra comparsate e nemici da affrontare che vanno dai Rocksteady e Bebop fino ai Triceratons, passando per Baxter Stockman, Leatherhead, Slash e tanti altri. Oltre alle quattro tartarughe è possibile giocare nei panni di Splinter e April O’Neal, comletato il gioco è possibile giocare anche come Casey Jones, ognuno di loro ha un suo finale personale.
Per chi vuole provare un esperienza arcade è presente una modalità in cui una volta esaurite le vite il gioco finisce definitivamente, proprio come una volta, mentre in modalità normale una volta esaurite le vite ti fa solo ricominciare il livello da capo.
Molto divertente ma personalmente lo consiglierei solo ai fan e ad un prezzo molto contenuto.

2 risposte a "Spaccapad #3: Ghost of Tsushima, The Walking Dead e Ninja Turtles"

Add yours

  1. Ti uso per tenermi aggiornato sul mondo videoludico, che mi è precluso dalla mia totale incapacità a superare anche solo il primo livello di qualsiasi gioco 😛
    Il primo titolo mi intriga molto, anche per l’ambientazione storica inedita e intrigante, gli altri due sono legati a filo doppio con franchise che non ho mai seguito quindi mi appassionano meno.
    Domanda: parlerai di “The Callisto Protocol”? Ho finito di vedermi il gameplay completo e sono perplesso: a me sembra puro vecchiume ridipinto, con zero trama, e ho trovato infatti in giro diverse stroncature, ma essendo io estraneo a questo mondo vorrei sapere che ne pensi 😉

    Piace a 1 persona

    1. Non credo proprio, non sono un grandissimo fan degli horror (ho giocato per la prima volta a Resident Evil tipo due anni fa) e anche io ne ho lette veramente tante in negativo su The Callisto Protocol. Magari in futuro dovessi trovarlo in offertissima, facciamo regalato, in digitale potrei anche pensarci.
      Ghost of Tsushima è stato già vagliato per un adattamento cinematografico che ovviamente sarà orripilante, potrai guardare quello

      Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: